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Xylella: se dopo 10 anni è ancora fuori controllo lo dobbiamo a Pd e 5 stelle

“Una strage da 21 milioni gli ulivi. In 10 anni, la Xyelella ha devastato un intero ambiente lungo 160km e ampio 750mila ettari. Un disastro che poteva essere contenuto subito se la politica avesse fatto il suo dovere. Nel 2015 il governo guidato da Matteo Renzi istituì lo stato di emergenza e nominò un commissario straordinario. Ma procura e governo regionale, guidato da Michele Emiliano del Pd, lo bloccarono. Oggi il governo vuole di nuovo nominare un commissario. Peccato siano solo 10 anni di ritardo ”. Lo dichiara in una nota Caterina Avanza, responsabile Agricoltura di Azione. “Per evitare il diffondersi dell'infezione, le normative prevedono l'abbattimento degli alberi infetti e di quelli vicini. Una misura drastica, ma che se attuata immediatamente permette di contenere la diffusione del batterio. Ma a causa del fronte del ‘no alle estirpazioni’, guidato dal governatore della Regione, le fake news diffuse dal Movimento 5Stelle, con Beppe Grillo che definiva la Xylella una bufala, le lentezze amministrative e di rimborso, si è giunti ad accumulare ritardi cronici nella gestione dell’infezione che poi si è rivelata totalmente fuori controllo. La stessa Corte di Giustizia europea ha condannato l'Italia per non aver adottato le misure di prevenzione stabilite dalla Commissione europea”, conclude Avanza.

Lupo, l’Europa lo declassa a "specie protetta". Avanza (Azione): Specie non più in via di estinzione, politiche europee concrete
26 sept. 2024
La protezione dei lupi può essere derogata in base a determinate condizioni: per questo motivo la Commissione europea si è impegnata a svolgere un’analisi approfondita dei dati scientifici e tecnici disponibili sul lupo nell’UE, decidendo di declassarlo a specie protetta, concedendo così maggiori flessibilità per affrontare i casi più difficili di coesistenza tra lupi e comunità negli Stati che ne hanno necessità.
Salute: Azione, presentata interrogazione su Blue Tongue
24 sept. 2024
Serve una strategia coordinata di contenimento per la gestione della malattia infettiva Blue Tongue, che colpisce i ruminanti, attaccando principalmente le pecore e le vacche. Una strategia completamente opposta alle mosse adottate per la gestione della peste suina africana.