Previsioni allarmanti quelle sull’agricoltura a fronte dei cambiamenti climatici che potrebbero mutare in maniera irreversibile questo settore. Ad oggi sono tante le preoccupazioni ed un intervento della politica è quanto mai necessario per garantire aiuti e sopravvivenza ad un comparto fondamentale del nostro Paese. Caterina Avanza, responsabile dell’agricoltura del partito Azione di Carlo Calenda ci racconta
A fronte dei rischi della crisi climatica cosa proponete al governo per la tutela del Made in Italy?
Da opposizione segnaliamo che c’è un’urgenza da gestire in materia di cambiamento climatico: lo vediamo sul vino e lo vediamo su tanti altri prodotti che cambiamento climatico e siccità rendono la produzione in Italia più costosa, più complicata e con del rendimento meno importante. Chiaramente ci sono diverse azioni che l’Unione europea sta mettendo in piedi e che sosteniamo con grande forza, soprattutto per le questioni riguardanti ricerca scientifica e tecniche genomiche che permettono di avere delle specie sia vegetali che animali maggiormente resistenti sia a malattie che a siccità, questa proposta dovrebbe arrivare nei prossimi mesi dalla commissione europea: sta prendendo ritardo e secondo noi è un vero peccato perché queste tecniche sono già presenti in Argentina, Israele ed altri Paesi e non sono tecniche OGM ma modificano il gene con il metodo Crispr cioè le forbici genetiche che permettono d tagliare un genoma che permette di creare una pianta più resistente a una malattia o meni consumatrice da acqua per esempio