“Gli effetti disastrosi della siccità sul fiume Po sono sotto gli occhi di tutti. Serve intervenire subito sulla dispersione idrica, perché in Italia, in media, va perso oltre un terzo dell’acqua immessa in rete. Bisogna anche realizzare invasi per l’accumulo e sfruttare meglio le acque reflue, soluzioni che metterebbero a disposizione importanti quantità d’acqua per gli agricoltori e allevatori della zona. Ben venga, quindi, la cabina di regia interministeriale, proposta dal ministro Lollobrigida.” Lo dichiara in una nota Caterina Avanza, responsabile Agricoltura di Azione. “Come Azione - continua - entriamo nel merito delle questioni, senza dire 'no' a prescindere per ideologia, l'importante è che le parole non restino tali." “Serve agire e serve farlo in fretta. A Torino la porta del Po è praticamente dimezzata rispetto alla media del periodo. Al Ponte della Becca, vicino Pavia, il fiume si trova sotto di oltre 3 metri rispetto allo zero idrometrico. Senza interventi immediati le conseguenze ambientali saranno molto gravi, così come quelle economiche, perché un terzo del Made in Italy viene prodotto proprio in Pianura Padana, così come la metà dell’allevamento nazionale”, conclude Avanza.